Massimo
HIGH JEWELRY PRODUCTION SENIOR DIRECTOR
“Durante il mio percorso in Bvlgari, ho partecipato alla nascita della divisone gioielleria ed ho potuto contribuire attivamente al fiorire delle competenze all'interno del laboratorio orafo”.
Raccontaci chi sei
Sono Massimo, vengo da Roma e faccio parte di Bvlgari dal 1988.
In questi 36 anni ho ricoperto una vasta gamma di ruoli; oggi, in qualità di High Jewelry Production Senior Director supervisiono l’intero processo di creazione e consegna della produzione nei tempi previsti. Spinto dalla passione e dalla curiosità, ho sviluppato la mia carriera nel laboratorio di gioielleria e nelle attività di prototipazione, facendo crescere progressivamente un team di esperti. La mia storia personale si intreccia con il mio percorso lavorativo e le due cose si influenzano inevitabilmente, dandomi l’opportunità di crescere sia professionalmente che umanamente.
“L' elemento fondamentale per dare il meglio di me è senza dubbio la passione, senza la quale non potrei vivere al di là del mio ruolo. Oltre alla passione, altri due elementi importanti sono la pazienza e la perseveranza. Ogni percorso ha bisogno del giusto tempo e di coraggio nel credere in ciò che si fa”.
Quali sono le caratteristiche personali che ti hanno aiutato ad avere successo nel tuo ruolo?
Sono una persona molto curiosa e attenta: queste caratteristiche mi permettono di esplorare costantemente nuove soluzioni, anche innovative, senza mai dimenticare la tradizione, fonte indispensabile per pensare in modo alternativo ed innovativo. Presto molta attenzione ai suggerimenti e alle idee degli altri, che rappresentano elementi fondamentali per arricchire e far crescere in modo significativo la mia esperienza. Credo fortemente nel lavoro di squadra e nello sforzo collettivo: per questo mi entusiasma aiutare gli altri e unire le forze per raggiungere un obiettivo comune.
Come descriveresti il tuo lavoro?
La mia giornata lavorativa è piena di attività diverse, tutte legate allo sviluppo del prodotto e ogni giorno presenta nuove sfide, impegnative ma straordinarie allo stesso tempo. Insieme ai responsabili delle botteghe e agli orafi, ci concentriamo soprattutto sull’interpretazione dei vari schizzi ricevuti dai designer e facciamo brainstorming su come affrontare lo sviluppo dei gioielli, rispettando la loro idea creativa. In questa fase, tutte le competenze tecniche e manageriali convergono per garantire la creazione dei gioielli. Più di ogni altra cosa, dobbiamo valorizzare e rispettare le magnifiche gemme che madre natura ci regala.
Com’è stato il tuo arrivo in Bvlgari?
Quando sono arrivato in Bvlgari, ho trovato un’azienda con un’atmosfera familiare, forse perché all’epoca non eravamo in molti. Nel corso degli anni la Maison è cresciuta, sia numericamente che professionalmente, ma ha mantenuto lo stesso approccio al lavoro di team. Provo ancora un forte senso di appartenenza all’azienda che si è evoluta nel tempo, ma che ha sempre creduto fermamente al raggiungimento degli obiettivi di team.
Qual è la sfida più grande che hai affrontato nella tua carriera?
La sfida più grande nella mia carriera è stata quella di seguire Bvlgari nella sua evoluzione e crescita, un qualcosa che ti obbliga a cambiare, ripensare e di conseguenza, a crescere. Ma la cosa straordinaria è stata adattare il nostro laboratorio di Alta Gioielleria alla crescita esponenziale dell’attività. In pochi anni abbiamo quadruplicato la nostra capacità produttiva, garantendo qualità ed efficienza, e soprattutto integrando il team con grande attenzione... E sapete una cosa? Non siamo mai scesi a compromessi sulla qualità. Questi momenti di grande sviluppo hanno rappresentato un’importante occasione di crescita per tutti, a prescindere dal ruolo.