Anni Quaranta: la nascita di un’icona
Lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale impone una serie di restrizioni alla produzione e all’approvvigionamento di materiali. Per ovviare a tali limiti, Bvlgari sostituisce alle creazioni in platino con diamanti le calde tonalità dell’oro giallo. Nonostante le limitazioni e il clima di incertezza dell'epoca, la creatività continua a giocare un ruolo decisivo nella sperimentazione di nuove forme, morbide e sinuose, ispirate al mondo della natura.
Gli anni Quaranta segnano un passaggio significativo nella storia di Bvlgari, grazie alla nascita della prima iconica creazione Serpenti. Introdotti nel 1948, i primi orologi Serpenti presentano un bracciale a spirale, realizzato attraverso la tecnica Tubogas, e un quadrante geometrico. Un emblema della creatività del design Bvlgari e della sua eccezionale maestria artigianale.
Costantino Bulgari e Laura Gulienetti, Londra, 1936. Archivio storico Bvlgari
Costantino Bulgari e Laura Gulienetti, Londra, 1936. Archivio storico Bvlgari
Ispirata ai tubi corrugati utilizzati in epoca industriale, la tecnica Tubogas consiste nell’avvolgere una serie di fasce d’oro intorno a una struttura centrale per creare delle maglie flessibili e arrotondate, connesse tra loro senza saldature. La maestria necessaria ad ottenere una tensione uniforme tra le singole fasce è il risultato di anni di expertise e maestria artigianale. Un emblema della ricerca dell’eccellenza propria della Maison.
Dalla fusione tra il progresso industriale e i codici estetici della gioielleria nasce un nuovo paradigma di stile, che incarna perfettamente lo spirito di rinnovamento e di speranza proprio del dopoguerra. Il fascino versatile e la funzionalità delle prime creazioni Serpenti riscuotono grande successo negli anni successivi al conflitto mondiale. Un perfetto connubio tra eleganza e praticità che risponde pienamente al progressivo riaffacciarsi delle donne alla vita sociale.
Giorgio Leonida Bulgari con la nipote Anna, Roma, 1948. Archivio storico Bvlgari
Giorgio Leonida Bulgari con la nipote Anna, Roma, 1948. Archivio storico Bvlgari